sabato 28 agosto 2010

OGM, mon amour


Lasciate che spezzi una lancia in favore degli OGM, o almeno delle loro potenzialità. Probabilmente oggi esistono più italiani convinti della pericolosità degli OGM di quanti ce ne siano convinti della malvagità di Hitler. Neanche a dirlo, si tratta perlopiù di persone completamente estranee all'argomento - secondo un sondaggio di "Le Scienze" di qualche anno fa, la maggioranza di coloro che diffidano degli OGM non sa nemmeno cosa siano i geni, mugugnando cose del tipo "Sono quelle cose che stanno nella frutta", e io personalmente ho potuto constatare che pressochè nessuno sa cosa siano le biotecnologie. Le obiezioni agli OGM sono principalmente due, la prima delle quali è così idiota che non viene presa in considerazione da quegli oppositori preparati sull'argomento più della media, e si tratta dei rischi di salute. La gente immagina che gli OGM siano imbottiti di sostanze tossiche e veleni chimici, come si vede battendo "OGM" su Google Immagini e venendo sepolti da una serie di vegetali trafitti da siringhe varie, e i più preparati parlano di passaggio di materiale genetico dall'OGM a chi lo ingerisce (perchè? Vi preoccupate forse, quando mangiate una mela, di poter incorporare alcuni geni di mela?). Ovviamente sono cazzate, e l'unico pericolo è, per chi è allergico a una specie, di mangiare senza saperlo un OGM contenente geni di tale specie - pericolo prevenibile usando FOTTUTE ETICHETTE che informano sulle caratteristiche del cibo. Più degna di considerazione, e più rilevante visto il tema del blog, è l'obiezione relativa all'introduzione di OGM nell'ecosistema e al relativo pericolo di sovvertimento dell'equilibrio. Questa paura può apparire ragionevole, ma se ci si pensa un attimo è in realtà piuttosto ipocrita: da centinaia di anni introduciamo e coltiviamo specie estranee nel nostro paese (credete che mais e pomodori siano originari dello stivale?) e nessuno si preoccupa delle conseguenze ambientali, nonostante sia noto che l'introduzione di specie straniere sia la seconda più importante causa di estinzione al mondo subito dopo la perdita di habitat - altro fattore che, fra parentesi, viene in non piccola parte provocato sempre dalle colture umane in continua espansione. Se alle colture di specie straniere "naturali" (che poi naturali non sono, visto che le selezioniamo e modifichiamo da centinaia di anni) si sostituiscono in parte colture straniere artificiali, che hanno la potenzialità magari di produrre di più in minore terreno e senza l'aiuto di pesticidi, il nostro malridotto ambiente avrà solo di che guadagnarci. "Ma come" dite voi "oggi la maggior pate degli OGM fa uso di pesticidi più delle piante normali!" "E allora?" rispondo io. Le grandi industrie hanno scelto questa direzione sbagliata (OGM resistenti ai pesticidi), ma questo non significa che bisogna bloccare la ricerca in quella giusta (OGM che non abbisognano di pesticidi). "E se la scarsa diversità genetica rendesse gli OGM vulnerabili a nuove infezioni? E se i parassiti sviluppassero resistenza ai pesticidi?" dite voi. No, non è vero, non lo dite perchè siete troppo stupidi per formulare pensieri così astuti. Sono comunque buone domande, ma non sono muri: sono ostacoli che la ricerca deve superare. La popolazione aumenta, e nonostante il mostruoso scempio di risorse naturali molta gente muore di fame: qui o si va a OGM, o si spara in faccia a ogni nuovo neonato nella culla in modo che la popolazione mondiale sia contenuta e ridotta in quantità più sopportabile per la Terra. E chissà perchè, non credo che la seconda opzione godrebbe di consenso popolare.

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