sabato 9 ottobre 2010

Visita all'American Museum of Natural History


Con notevole ritardo ho deciso (perchè no?) di scrivere le mie impressioni sulla mia (doppia) visita all'American Museum of Natural History, che ho avuto occasione di fare durante una piacevole vacanza a New York alla fine di luglio. Studiando io all'università di Bologna, mi è capitato spesso di passare per il Museo di Zoologia di questa città: due o tre piani, relativamente piccolini, in cui sono sistemate teche contenenti animali impagliati polverosi e bucherellati dai tarli, spesso imbalsamati male e probabilmente morti intorno al 1300, accatastati con pochissimo criterio e senza uno straccio di spiegazione scritta. Il luogo è sempre deserto e tetro, e vagamente inquietante. Essendo abituato a una tal lugubre messa in scena, è naturale che la mia testa sia praticamente esplosa entrando in quel tempio della scienza che è l'AMNH, 4 piani e chissaddio quanti metri quadrati di esposizioni modernissime e spettacolari comprendenti milioni di reperti. Ecco un elenco delle cose che mi hanno colpito maggiormente e del perchè:

1)Mammiferi Nordamericani: dopo il museo di Bologna, tutto mi sarei aspettato fuorchè l'entusiasmarmi per animali impagliati, e soprattutto per animali impagliati non provenienti dai paesi dove al giorno d'oggi la megafauna è più spettacolare - Africa e Asia. Sorprendentemente invece, forse proprio perchè gli animali di questi due continenti sono usati fin troppo spesso nei documentari naturalistici, mi ha appassionato molto di più l'esposizione di mammiferi nordamericani: gli esemplari sono vecchi ma conservati alla perfezione, tanto da sembrare vivi, e inseriti in spettacolari e artistici diorami.

2)Rettili e Anfibi: rispetto ad altre sezioni del museo, gli amici striscianti si beccano una sala relativamente piccola, ma estremamente ben realizzata e affascinante. Vi sono alcuni rettili impagliati DAVVERO enormi (Coccodrillo Americano, Alligatore del Mississippi, Testuggine di Aldabra, alcune Tartarughe Liuto e Varani di Komodo e un pitone reticolato inseriti in bei diorami) e moltissimi altri rettili e anfibi più piccoli sistemati in teche a seconda dell'argomento (riproduzione, crescita, alimentazione...) sempre accompagnati da spiegazioni ben fatte e dettagliate.

3)Biodiversità: a parte la bizzarra decisione di costruire un gran diorama centrale della foresta pluviale e poi lasciarlo immerso nella penombra, la sala della biodiversità è davvero bella: per metà occupata da cartelloni e monitor informativi, per l'altra da un imponente albero della vita composto da esemplari o modellini di un vastissimo numero di specie che va a coprire tutti o quasi tutti i phyla conosciuti, sistemati secondo la storia evolutiva e i legami di parentela.

4)Oceani: due piani di bellissimi diorami rappresentanti la grandissima varietà degli ecosistemi marini e dei loro abitanti, con annesse spiegazioni su di essi e sulla loro importanza per l'uomo. Al centro, appeso al soffitto, c'è un modello in scala 1:1 di Balenottera Azzurra. Uno non può avere idea di quanto cazzo è grande una Balenottera Azzurra finchè non lo vede coi suoi occhi.

5)Evoluzione dell'Uomo: molto interessante anche la sala contenente reperti fossili (tra cui la leggendaria Lucy) e articolate spiegazioni sull'evoluzione dell'uomo e del suo cervello. Meno condivisibile l'idea di dedicare altre, vaste sale di un museo SCIENTIFICO a reperti antropologici di varie culture umane più tarde.

6)Fossili: l'attrazione principale del museo, e si capisce anche il perchè. 5 sale (Origine ed Evoluzione dei Vertebrati, Dinosauri Saurischi, Dinosauri Ornitischi, Origine ed Evoluzione dei Mammiferi, Mammiferi Preistorici) ricolme di fossili bellissimi e straordinariamente conservati di un incredibile varietà di gigantesche e bizzarre creature preistoriche. Ho notato con piacere che conoscevo come vecchi amici un certo numero dei fossili esposti, le cui fotografie si trovano spesso in pubblicazioni sull'argomento, e ora potevo finalmente vederli di persona. Oltre a creature generalmente sconosciute, qui ci sono le superstar dei dinosauri, quelli che ogni bambino con un pò d'amor proprio conosce a menadito dall'età di 2 anni: il T-Rex, l'Apatosauro, lo Stegosauro, il Triceratops, l'Allosauro e innumerevoli altri. Lo spettacolare scheletro del Barosauro che difende il suo cucciolo da un Allosauro si trova non nell'area dei fossili, ma nell'atrio del museo.

Che dire? Wow. Ho visitato il museo ben due volte, e anche se le mostre temporanee (rettili vivi, planetario con la voce di Woopy Goldberg, ULTERIORE planetario con la voce di Leonardo di Caprio) non erano particolarmente interessanti, le esposizioni permanenti sono più che sufficienti a superare anche le più alte aspettative.

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