venerdì 8 ottobre 2010

PARASSITI!


Un post per ricordare un gruppo di organismi di solito (anche giustamente) odiati a sangue, accomunati non tanto da legami di parentela (possono essere unicellulari o pluricellulari, piante o animali, vertebrati o invertebrati) quanto dallo stile di vita basato sul ricavare cibo e altre risorse a danno di altri organismi: sto parlando dei parassiti. Ho sempre avuto un rapporto di amore-odio nei confronti di questa vasta accozzaglia: da un lato sono ipocondriaco marcio, la sola vista in fotografia di frattaglie e malattie mi fa venire un conato, e le punture estive di zanzare e tafani, oltre a qualche assalto di FOTTUTE zecche mi fanno provare il comune odio verso gli opportunisti della natura, siano essi insetti ematofagi (succhiasangue) o vermi nematodi che si scavano la loro strada negli organi vivi della vittima. Dall'altro i parassiti sono uno dei più fulgidi esempi di cosa è in grado di fare l'evoluzione, e di fin dove sia disposta a spingersi la vita pur di accaparrarsi quel pò di risorse che le permettano di continuare a esistere. Dopo tutto, alcuni di questi esseri hanno scelto proprio l'habitat più estremo di tutti, il luogo da cui tutti gli altri organismi si sforzano di tenersi lontani: la pancia di un altro animale. Per sopravvivere a seconda della loro specializzazione (interni o esterni, immobili o mobili, ematofagi, mangiatori di carne o di cibo già digerito) e del loro phylum (artropodi, nematodi, platelminti, cordati...) questi esseri hanno sviluppato inoltre una serie di strumenti e cicli vitali incredibilmente interessanti. Essi hanno inoltre un ruolo fondamentale nell'ecosistema, contenendo determinate specie o fungendo da preda per altre, e di recente gli ecologi hanno cominciato a realizzare che un ecosistema sano deve avere sane popolazioni di parassiti.

Fra parentesi, l'immagine immortala un crostaceo isopode che ha l'abitudine di ancorarsi alla base della lingua dei pesci bloccandone il flusso sanguigno; la lingua a breve muore e si distacca, ma il pesce può sempre continuare a usare l'isopode al posto di essa, in modo da condurre una vita "normale" e lunga (come lo sarà, di conseguenza, quella dell'isopode). La natura a volte sa essere una psicopatica figlia di puttana.

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