martedì 24 agosto 2010

Spotlight Zoologia: Pycnogonida



La sezione "Spotlight Zoologia" si occuperà di divulgare qualche informazione su specie o gruppi animali molto bizzarri ma poco noti al grande pubblico, che io sceglierò esclusivamente in base a quanto sono fighi. Il primo gruppo che esaminiamo è quello dei Pycnogonida o ragni di mare, creature che ho sempre trovato avere un look assolutamente straordinario. Come vedete dalle foto, l’aspetto generale è quello del frutto di un appassionato incontro erotico fra un opilione (quelle creature simili a ragni col corpo a pallina e le zampe filiformi che vi fanno tanto schifo) e un facehugger di Alien. Visto il loro aspetto non esattamente sexy, molti razzisti aracnofobici non saranno sorpresi nello scoprire che gli adorabili picnogonidi sono parte dei Chelicerata, il gruppo di animali che comprende anche gli Aracnidi e gli Xifosuri. L’ultimo nome non vi dice niente? “Limuli” va meglio? No? Come immaginavo. Chinate il capo e abbiate vergogna. Tornando ai Pycnogonida, è facile notare che le loro zampe scheletriche sono lunghe tanto quanto il loro corpicino è piccolo ed esile, il che lascia poco spazio per gli organi. L’intero organismo di questi artropodi marini è votato al risparmio di spazio: ogni muscolo è costituito da una singola cellula, l’apparato respiratorio è mancante (vista la sottigliezza degli animali basta la semplice diffusione dei gas), le sacche di uova sono appese esternamente a due zampe specializzate, e l’apparato digerente si estende perfino all’interno di alcuni degli arti. Cosa fanno questi bellimbusti tutto il giorno? Vagano per i fondali usando la loro proboscide per predare organismi marini mollicci e sedentari come anemoni e briozoi. Vanno dal diametro di 1 mm a quello di 90 cm, e vivono in tutti i mari, dalle profondità artiche al Mediterraneo – siete avvertiti!

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