sabato 2 aprile 2011

Le cazzate degli italiani, parte 1: Biologia per bambini


Un pò in tutto il mondo, ma in particolare (sorpresa, sorpresa) in Italia, discipline biologiche quali zoologia, botanica, ecologia, evoluzione e conservazione sono per qualche motivo viste dal grande pubblico come qualcosa che dovrebbe interessare soprattutto i bambini. Questo accade anche grazie a organizzatori di mostre, visite didattiche, oasi, ecc... che si piegano a novanta ad assecondare questa tendenza, organizzando i vari eventi elencati a misura d'infante, con cartelloni ipersemplificati dal tono bamboleggiante e melenso. La scusa sarebbe che i bambini sono il futuro, e quindi bisogna insegnare a loro cose come l'amore per l'ambiente naturale. Peccato che in realtà i bambini di solito se ne fregano abbastanza di quello che gli viene propinato in un giorno di gita scolastica, e dimentichino in fretta le pur semplici nozioni riempiendosi la testa di notizie che di sicuro li interessano molto più da vicino, come la data di uscita del nuovo gioco dei Pokemon. Gli adulti molto probabilmente apprezzerebbero e ricorderebbero molto di più dei bambini le nozioni offerte, se solo queste venissero offerte a un livello e a una serietà da adulti. Insegnare agli adulti inoltre è una mossa molto più vincente che insegnare ai bambini per ben due motivi:
1) I bambini saranno pure il futuro, ma gli adulti sono il presente. Se non facciamo qualcosa nel presente, non avremo un futuro. Solo chi ha in mano il mondo adesso può cominciare a migliorarlo per facilitare la situazione a chi verrà dopo, e visto lo stato merdoso delle cose agire fin da subito mi sembra vitale.
2) Le persone da cui più i bambini imparano nel corso della vita sono i loro genitori. Se si educano i genitori si educano di conseguenza anche i bambini, che di certo si fidano molto di più di mamma e papà che li seguono per anni e anni che di qualche guida mal preparata che hanno incontrato una volta.